Sono passati diversi mesi dal mio ultimo articolo, effettivamente questo periodo non si può certo dire che sia stato tranquillo, anzi, abituati come eravamo, (ricordo i record dei massimi assoluti fatti registrare dal NASDAQ nel 2021) che qualsiasi cosa mettevamo in portafoglio saliva unidirezionalmente verso l’alto, ora stiamo vivendo una crisi profonda che sta mettendo in serio rischio i capitali di molti investitori.

A chi diamo la colpa?
Io non ho le conoscenze e le certezze, per elencare tutte le cause e i motivi che hanno portato a questa situazione, mi limito ad affermare che la politica monetaria portata avanti dalle banche centrali non era più sostenibile, i mercati dall’immediato post Covid, si sono apprezzati veramente tanto, e lo possiamo vedere dal grafico qui sotto dell’indice Nasdaq: è vero che un mercato efficiente deve essere tendenzialmente rialzista, ma la salita a cui abbiamo assistito da Marzo 2020 (riga verde verticale dx) è di ampiezza pari se non superiore, al movimento avvenuto dai minimi della crisi del 2009!!! (riga verde verticale sx). In circa 20 mesi c’è stata una crescita pari a quella avvenuta in più di 10 anni!

Si deve ammettere però, che gli addetti ai lavori, si aspettavano già da novembre 2021 un possibile ritracciamento, un assestamento dei mercati, eravamo già al corrente dell’inflazione che cresceva in modo preoccupante negli USA e in Europa, come si sapeva che la Fed avrebbe alzato i tassi, e si sa che i mercati le notizie le scontano quando escono, no quando si applicano!
Non potevamo sapere però che potessimo rivivere gli orrori della guerra alle porte di casa! Anzi forse è meglio dire che non volevamo credere di rivivere la guerra!
Non voglio entrare nel merito di una cosa che mi fa rabbrividire solo a pensarci, ma purtroppo il problema c’è, e personalmente, visti gli attori, non credo che la situazione possa risolversi a breve, e ciò potrebbe portare al prolungamento dei mercati ribassisti, o comunque non ad un rimbalzo consistente tipo quello del post Covid.
Ora, il lato ironico, è dato dai tanti guru che postano le loro previsioni, fatte in tempi non sospetti, oppure i tanti formatori che estraggono in questo periodo dal cappello, le strategie costruite apposta per ripararsi dai cigni neri (così in gergo borsistico si chiamano i crolli del mercato), ma purtroppo chiudere la stalla quando i buoi sono usciti, non porta a nulla.
Stoppare o andare avanti?
Ammetto che in questi mesi ho avuto personalmente delle perdite elevate, e credo che chi più chi meno, tutti hanno subito perdite. Posso fare i complimenti a chi afferma di non averle avute, e a chi posta le operazioni in profitto, ma rimango comunque con il dubbio che nei post manchi qualche operazione sconveniente da mostrare.😉🤔
La mia soddisfazione però è stata che alcune persone, mi hanno chiesto cosa fare per recuperare un po’ la situazione, o anche solo evitare di perdere ancora. Questa loro fiducia nei miei consigli da una parte mi rende orgoglioso, ma dall’altra mi preoccupa, non tanto per me, ma per colui che mi chiede consiglio.
Alcune persone che purtroppo vivono queste situazioni, non riescono più ad essere lucide e responsabili. Perdere gran parte dei risparmi di una vita, può mandare in confusione e soprattutto porta a fidarsi di chiunque dica ciò che si vuole sentir dire.
Io non sono in grado di dare una risposta, anche perché ogni situazione è diversa, ma in questi anni, sia nell’aprire una posizione, ma anche nella vita di tutti i giorni, ho imparato a valutare con calma tutte le opportunità, i vantaggi e gli svantaggi di ogni situazione.
Un esempio è quello di un mio amico, che pochi giorni fa mi ha detto di essere furioso con il suo promotore, perché viste le perdite ingenti, doveva chiudere le posizioni. Questo può essere giusto. Ma è anche vero che nel momento in cui io fermo le bocce, la perdita viene contabilizzata, e quei soldi sono letteralmente spariti!
“E si ma poi più avanti posso rientrare.” E’ vero anche questo, ma quando sarà il momento migliore per rientrare, me lo fai sapere anche a me? Perché io non lo so proprio, gli ho risposto. Infatti, se fossimo a conoscenza del momento più opportuno per uscire dal mercato, e quello esatto per rientrarci e cavalcare il recupero, non staremmo qui a discutere no?
La forza dei mercati!
In conclusione, voglio dire che nessuno, credo, sia in grado di prevedere quando finirà il mercato orso, ma possiamo guardare al passato, e a ciò che è già successo sui mercati.
Oggi si parla di una situazione mai vissuta, e che il mondo non tornerà mai più come prima. Purtroppo sarà sicuramente cosi, ma lo è stato anche in passato: non ho vissuto la crisi del 29 ma le testimonianze riportano di una crisi finanziaria e soprattutto sociale, drammatica.
Per arrivare a fatti impressi nella mia memoria, l’11 settembre, fu un giorno che cambiò la storia. Anche allora ricordo che lo sconforto e il terrore ci ha convinti a modificare i nostri stili di vita, e ad affermare che la vita di noi tutti sarebbe andata avanti in un modo diverso.
Passando per il 2008/2009 anni in cui l’economia americana ha visto fallire una delle banche più importanti al mondo, una cosa impensabile e dalla quale in molti erano convinti di non uscirne vivi.
E non vogliamo parlare del vicino 2020? Una pandemia che ha ucciso milioni di persone e ha sconvolto l’intero pianeta?
Ma una cosa accomuna tutte queste e altre situazione catastrofiche per i mercati: la rinascita! Si, è come se i crolli, servano per resettare, ricaricare le batterie, ripulire per poi ripartire. Più forte di prima, ogni volta è stato così, e la certezza è che sarà così anche questa volta, senza ombra di dubbio!
Non possiamo sapere il quando, non possiamo sapere la portata, ma arriverà il toro, quindi allacciamoci già adesso le cinture, armiamoci di pazienza, perché quando arriverà, ci sarà da divertirsi.
