Molte persone si domandano come poter investire in borsa e comprare azioni, ma senza con questo dover sopportare il peso delle commissioni. Sul punto è bene fare un po’ di chiarezza visto che, specialmente quando si opera sui mercati finanziari da poco tempo, è alto il rischio di compiere scelte poco ponderate e di conseguenza rischiare di comprare titoli non in completa sicurezza.
Evitare costi per operare in borsa è sicuramente il desiderio di tantissimi investitori, non solo alle prime armi. In realtà la prima cosa da sapere è che non è possibile investire in azioni o altri strumenti senza dover pagare le commissioni. Tuttavia, esistono dei brokers affidabili che propongono condizioni migliori di altri quindi in grado di rendere le transazioni finanziarie maggiormente convenienti.
Commissioni per l’acquisto dei strumenti finanziari: aspetti generali
Che cosa sono esattamente le commissioni che vengono applicate dai broker in fase di apertura o chiusura di una posizione? Si tratta semplicemente di una percentuale o di una cifra fissa, che il nostro mediatore (broker) si trattiene per il servizio che ci offre: spese di brokeraggio.
Al giorno d’oggi lo sviluppo della tecnologia e della connettività garantiscono tutta una serie di vantaggi, fra cui l’opportunità di accedere ai mercati finanziari, allo stesso modo di come avviene per le banche o un per un trader di Wall Street.
Per farlo, tuttavia, è necessario che ci sia la presenza di un intermediario qualificato e certificato che metta l’investitore nelle condizioni di poter trattare sul mercato finanziario.
A questo riguardo basti semplicemente pensare all’acquisto dei generi alimentari oppure di altri prodotti di consumo, come ad esempio frutta, salumi, detergenti, vini e molto altro, per i quali non è possibile recarsi direttamente dalle aziende produttrici.
Ecco, dunque, che il supermercato metterà a disposizione una vasta scelta di articoli sui quali spaziare e, così come fa un broker, trattiene una commissione per ogni operazione effettuata in modo da guadagnare sul servizio offerto.

Investire in borsa: cosa pago oltre alle commissioni?
Oltre alle commissioni c’è un altro aspetto da considerare quando si compiono investimenti sui mercati finanziari, ovvero quello legato ai costi fissi per tutta una serie di servizi garantiti dai broker.
Per poter comprare e vendere prodotti è infatti necessaria una piattaforma, in pratica si tratta di un’applicazione utilizzabile sia da pc che da smartphone o tablet. Ogni broker ne mette a disposizione una, il cui accesso è solitamente gratuito. Queste sono più o meno funzionali, ma in genere se si vuole operare in modo professionale utilizzando strategie automatizzate e eseguire analisi più approfondite, occorrono piattaforme collegabili al broker. Un esempio è la piattaforma Multicharts, questa, essendo una piattaforma molto tecnica e funzionale, ha un costo non irrilevante.
Se il nostro obiettivo, è quello di fare il trader sistematico a tutti gli effetti, un altro costo che dobbiamo considerare, è quello del servizio dati: il trader sistematico, come me, sviluppa le sue strategie e sistemi testandoli e ottimizzandoli nel passato. Per fare ciò occorre un flusso di informazioni sui singoli strumenti, relativi al valore delle aperture, chiusure massimi e minimi, degli stessi, andando indietro anche di decenni. Ci sono società specializzate in questo servizio, chiaramente a pagamento, oppure gli stessi brokers offrono il servizio applicando un piccolo canone annuale, o addirittura gratuito se si raggiungono alcuni livelli commissionali.
Le varie tipologie di commissioni per l’acquisto dei vari strumenti finanziari.
Quindi, come abbiamo visto, se alcuni costi si possono evitare in base al tipo di trading che facciamo, come il servizio dati o piattaforme professionali, i costi di transazione quindi le commissioni, proprio no. E’ opportuno considerare pero, che anche i brokers, sono in un mercato concorrenziale, quindi è possibile valutare quello che può essere più conveniente per la nostra attività.
Come detto prima, le commissioni possono essere fisse o variabili, ad esempio se apriamo posizioni su futures o opzioni, avremo quasi sempre un importo fisso per ogni contratto acquistato e venduto. Mentre invece per le azioni o ETF, verrà calcolata una percentuale sul valore monetario dell’azione.
Va da se che più il broker è quotato, più i suoi costi saranno convenienti: è come l’esempio del supermercato, più il giro d’affari e i volumi scambiati dal supermercato sono alti, maggiore sarà il suo potere d’acquisto e di conseguenza prezzi di vendita migliori.
Commissioni sull’acquisto delle azioni: altre cose da sapere
Un problema che è venuto alla luce negli ultimi anni, grazie al trading on line “per tutti”, è che molte persone hanno avuto accesso ai mercati, anche con piccoli capitali a disposizione. Questo ha comportato che quasi tutti i brokers, invece di applicare commissioni in percentuale al valore, ad esempio delle azioni, applichino in caso del mancato raggiungimento di un minimo, una commissione fissa. Questo comporta che, in particolare chi fa molte operazioni giornaliere, si ritrovi a fine mese con un saldo commissionale, che supera i profitti.
Pertanto fare un’analisi e confrontare i vari profili commissionali dei vari brokers, in funzione anche del tipo di trading che si andrà a fare, è fondamentale. Ad esempio, se ho un capitale a disposizione di 20k e le mie strategie consistono in scalping sui futures, e mediamente faccio 7/8 eseguiti al giorno, molto probabilmente mi avvicinerò alle 80/100 $ di commissioni giornaliere. Al contrario se il mio portafoglio sarà costituito da ETF ribilanciati mensilmente, i miei costi potranno abbassarsi sempre a 80/100 $ ma mensili.
Investire in borsa: considerazioni finali
Investire in borsa senza dover pagare commissioni non è possibile come spesso si crede o viene pubblicizzato. Chi afferma ciò lo fa solo per tentare di spingere all’iscrizione su una determinata piattaforma, quindi per accaparrarsi nuovi clienti. Le commissioni, che finiscono per ridurre il profitto netto, non sono altro che i guadagni del broker per i servizi resi.
Gli importi delle commissioni sono sempre abbastanza variabili e per questo non bisogna pensare che un broker sia uguale ad un altro. In fase di scelta è bene selezionare soltanto quelli che hanno ottenuto la regolamentazione ufficiale, perché garantiscono un servizio qualitativamente migliore, oltre alla possibilità di operare su tanti mercati e altri tanti strumenti finanziari.
Le soluzioni sono abbastanza variegate e per questo potrebbe anche rivelarsi utile leggere le opinioni online pubblicate dagli investitori, in modo da conoscere il livello di gradimento riscontrato. Comparando le condizioni applicate sarà più semplice trovare il broker in linea con le specifiche esigenze e che garantisca commissioni basse per investire e fare trading.
Io personalmente utilizzo 2 brokers, che ritengo i più professionali: Interactivebrokers per la possibilità di tradare praticamente qualsiasi strumento finanziario negoziato sui principali mercati mondiali. Inoltre, per la sua presenza a livello globale, e il peso che ha nel mercato, è molto vantaggioso anche a livello commissionale.
Il secondo broker è Tradestation che oltre ad essere broker, permette di utilizzare la propria piattaforma per il trading sistematico e anche trading con opzioni. Al contrario di Interactivebrokers però con Tradestation è possibile operare solo sui mercati americani con futures, opzioni e azioni.
Queste sono le mie scelte, probabilmente ce ne saranno anche di migliori, sta a voi fare le vostre valutazioni. Per rimanere aggiornati continuate a seguire il mio blog!