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Trader vs investor: qual’è la differenza?

Sempre più persone negli ultimi anni si stanno approcciando al mondo del trading online, spesso per curiosità, per l’illusione di poter guadagnare facilmente, o anche dall’idea (giusta) di gestire in un modo più profittevole i propri risparmi, in tanti si chiedono: trader vs investor, qual’è la differenza?

Ora cercherò, secondo le mie idee ed esperienze, di chiarire un concetto che spesso viene travisato.

Fino a qualche anno fa, quasi tutti i risparmiatori, gestivano i propri capitali, secondo le tradizioni e magari seguendo i consigli di parenti o amici che ne sapevano di più. Principalmente ci si recava in banca, o un consulente veniva a domicilio, per affidare “il malloppo” a gestioni patrimoniali o fondi comuni, ma in ogni caso il soggetto operante era (e lo è tuttora) la banca, la posta, le compagnie assicuratrici o finanziarie ecc.

Nulla è cambiato, chi vuole investire “senza pensieri” ad oggi utilizza questo metodo, ed è ancora il meno rischioso e meno impegnativo. D’altro canto, però, si è consapevoli che i rendimenti, difficilmente possono raggiungere la doppia cifra.

Altri, magari più capitalizzati, invece investono sul mattone, nell’ultimo periodo orientandosi più su gli acquisti per affittare e garantirsi una rendita, piuttosto che portare a termine vere e proprie compravendite.

Come ho scritto sopra, negli ultimi anni, grazie ad internet per tutti (o quasi) e ai servizi di intermediazione finanziaria (brokers) a bassissimo costo, molti si gettano in questa affascinante attività con il medesimo scopo, cioè gestire i propri risparmi, convinti che fare da soli sia la cosa migliore, oltre a credere che i rendimenti potranno essere molto superiori.  

Molto spesso nelle pubblicità di corsi o in video informativi relativi al trading, si dice che circa il 90% di chi inizia a fare trading, perde soldi. Questo perché (almeno così scrivono nelle pubblicità) non si ha l’approccio giusto, oppure la strategia che funziona veramente, per non parlare della “mentalità del trader”. Capite bene che chi scrive queste cose lo fa perché vi vuole convincere di avere la soluzione al problema!?!?

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Cosa dicono le statistiche dei traders

Una ricerca di studiosi del settore economico che potete consultare qui, afferma invece che l’80% dei traders abbandona l’attività dopo meno di 2 anni. E di tutti i traders il 40% investe solo per un mese!

A mio avviso, il motivo di tutto ciò è dato principalmente dal fatto che la stragrande maggioranza delle persone non si rende conto, o è convinta, che fare il trader si una sorta di hobby, un’attività a cui dedicarci qualche oretta la settimana, come chi va a fare la partita a calcetto con gli amici il lunedì sera!

La verità è che oltre alla formazione indispensabile, quello del trader è un lavoro, un’attività professionale come qualsiasi altra attività! Avete mai conosciuto un avvocato che svolge il suo lavoro per 30 minuti al giorno? O un medico chirurgo part-time?

I professionisti trader guadagnano perché dalla mattina alla sera, svolgono la loro attività. Studiano e si aggiornano continuamente.

Anche se tu voglia fare l’investitore immobiliare, e vivere di quello, comunque non potrai permetterti di seguire i tuoi appartamenti quando ti pare a te, o solo nel week-end. Qualsiasi attività per far si che dia risultati deve essere gestita in maniera professionale e dedicarci il tempo che occorre!

Conclusioni trader vs investor

Per concludere, qual è quindi la differenza tra l’investitore e il trader? Nessuna, la differenza la fanno i risultati che ottieni in relazione all’impegno che ci dedichi.

Quindi non vi è possibilità di guadagnare di più gestendo i propri risparmi autonomamente rispetto a depositarli in banca? Certo, ma di questo ne parleremo nel prossimo articolo: I segnali operativi.